Il seguente paragrafo è tratto dal libro di Sifu Enrico Abbruciati: Jeet Kune Do- Aspetti fondamentali dell’arte marziale di Bruce Lee.
Non possiamo sapere che evoluzione avrebbe avuto oggi il Jeet Kune Do se Bruce Lee non fosse morto. Una cosa è certa però, oggi c’è tanta confusione quando si parla di JKD. I motivi sono svariati, se ci mettiamo poi la nascita di scuole ed istruttori con poca conoscenza dell’evoluzione dell’arte di Bruce Lee, la confusione cresce. Oggi si parla di JKD Original, di JKD Concepts, di JKD Street fighting, e chi più ne ha più ne metta. Quando Lee era in vita esisteva un solo Jeet Kune Do. Quando i sostenitori del JKD Original parlano di quest’arte, la intendono come lo studio e la salvaguardia di ciò che Bruce Lee aveva elaborato fino alla sua prematura scomparsa.
Mentre i sostenitori del Concepts incoraggiano i praticanti ad osservare tutte le arti marziali e puntano sulla continua evoluzione del JKD come stile. Qualcuno sostiene anche che tra gli stessi studenti originali di Bruce Lee ci siano alcune differenze ed interpretazioni dell’arte del JKD. Considerando poi che Bruce Lee è più conosciuto al grande pubblico per la sua fama di attore cinematografico, molti istruttori insegnano qualcosa che si avvicina più a ciò che Lee mostrava nei suoi film, e non a ciò che lui insegnava realmente. La confusione nasce dal fatto che Bruce Lee insegnò cose diverse, a persone diverse, in tempi diversi. Bruce Lee iniziò la pratica delle arti marziali quando aveva 13 anni con il Kung Fu Wing Chun sotto la guida del maestro Yip Man. Arrivò negli Stati Uniti a 18 anni e, quando iniziò ad insegnare, il suo primo allievo fu Jesse Glover, poi si aggiunsero Ed Hart, James Demile, Taky Kimura. Ma ciò che Lee insegnava in quel periodo, non era quello che oggi conosciamo come JKD, ma una versione modificata dello stile Wing Chun. Successivamente ci furono altri cambiamenti. Quando Bruce Lee si trasferì a Oakland, cominciò ad inserire nella sua arte degli elementi del pugilato occidentale: i pugni, il gioco di gambe, ecc. Ancora modifiche si ebbero quando Lee, coadiuvato da Dan Inosanto, aprì la scuola di Chinatown, aggiungendo elementi della scherma occidentale. Fu allora che diede alla sua arte il nome di Jeet Kune Do.
Quando prima dicevo che Lee insegnava cose diverse ad allievi diversi, mi riferivo al fatto che insegnava ciò che era meglio per il singolo individuo, a seconda di caratteristiche fisiche come l’altezza, la corporatura e le qualità dell’allievo. A volte mi viene chiesto come mai, pur facendo le stesse cose, Ted Wong insegnasse cose un po’ differenti da Jerry Poteet 1, il motivo è quello riportato sopra. Non è corretto uno e sbagliato l’altro, semplicemente Bruce Lee insegnò loro le tecniche facendo il modo che si adattassero alla loro struttura fisica. Questi sono alcuni dei motivi per cui esiste molta confusione e molte controversie nel mondo del JKD, ma la mancanza di conoscenza dell’argomento aumenta notevolmente il problema. Molte frasi utilizzate da Bruce Lee sono state mal interpretate, per esempio frasi come: “il jeet kune do è un non stile, è libertà di espressione” e cose simili, hanno portato molti a pensare che qualsiasi cosa uno faccia sia JKD, non credo che Lee intendesse questo. Il JKD ha dei principi ben precisi, al di fuori di questi principi non si può dire che si sta praticando l’arte marziale di Bruce Lee. Nonostante ciò è facile vedere su internet filmati di istruttori di JKD che mancano dei principi fondamentali di quest’arte, come ad esempio la semplicità, l’economia di movimento, l’intercettazione, ed altro. Spero che questo libro contribuisca a far chiarezza. Questo non vuole essere un corso esaustivo sul JKD, nessun libro potrebbe esserlo, e comunque per imparare è necessario praticare in un corso con un istruttore qualificato, perché non si può apprendere il JKD soltanto da un libro o da un dvd.
1 Ted Wong e Jerry Poteet sono stati due studenti diretti di Bruce Lee. Ted Wong iniziò ad allenarsi nella scuola di Chinatown nel 1967 e in breve tempo divenne uno degli amici più stretti di Bruce Lee, prese parte a numerose sessioni di allenamento in forma privata. Jerry Poteet è stato il secondo allievo ammesso nella scuola di Chinatown di Bruce Lee, inoltre ha fatto parte di un gruppo selezionato di 5 studenti che si allenavano privatamente nel giardino della casa di Bruce Lee.
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